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              | Medicina estetica - Pelle - Acido Mandelico  | 
             
            
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              Il  peeling è un'applicazione utilizzata per levigare e migliorare l'aspetto  della cute sfruttando le normali potenzialità della pelle che viene  considerata un  organo dinamico. Infatti, ogni giorno lo strato corneo  superficiale della pelle elimina, attraverso un meccanismo fisiologico,  un numero infinito di cellule cheratinizzate. Il peeling chimico è una  forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l'uso di una  sostanza chimica.  L'applicazione di un peeling chimico crea evidenti cambiamenti nella  pelle attraverso tre meccanismi:                   | 
             
            
              
                - la stimolazione del turnover cellulare  attraverso la rimozione delle cellule morte dello strato corneo;  
 
                - l'eliminazione di cellule epidermiche danneggiate e degenerate, che  saranno rimpiazzate da cellule epidermiche normali; 
 
                - per ultimo  l'introduzione di una reazione infiammatoria e l'attivazione dei  mediatori dell'infiammazione che attivano la produzione di nuove fibre  di collagene e di meccanismi rivitalizzanti del derma. 
 
                 
                Tra i maggiori  agenti chimici utilizzati nel peeling troviamo l'acido salicilico e tra  gli alfaidrossiacidi l'acido glicolico. Recentemente un nuovo  alfaidrossi-acido ha attirato l'attenzione dei dermatologi: l'acido  mandelico. Si tratta di un derivato dell'estratto di mandorle amare che  ha dimostrato un'ottima attività come peeling chimico senza provocare  bruciore o irritazione.  
                   
                  L'applicazione di questo principio attivo si è dimostrato  particolarmente attivo nella riparazione e riattivazione  della pelle  invecchiata con particolari attività antibiotiche che ne rivelano  un'importante efficacia nell'acne infiammatoria non cistica. Da non  sottovalutare, inoltre, le accertate capacità depigmentanti. Tra i molti studi condotti sull'acido mandelico sono state condotte due  sperimentazioni, la prima "domiciliare" ha coinvolto 1100 pazienti che  hanno utilizzato due volte al giorno per 3 anni formulazioni di acido  mandelico, inserito su una base di gel di alghe. In aggiunta è stato  consigliato loro di utilizzare  come crema di mantenimento una  preparazione a base di vitamina A, vitamina C, vitamina E, vitamina D e filtro solare.  
                   
                  I risultati  hanno permesso di verificare che nell'80% delle pazienti l'assenza  della sensazione di bruciore e fenomeni irritativi. Inoltre  l'applicazione della crema ha permesso di ottenere una pelle molto più  luminosa, pulita, compatta e chiara. La seconda sperimentazione è stata  condotta ambulatorialmente da medici estetici effettuando dei peeling  chimici con soluzioni variabili di acido mandelico. Il tempo di  applicazione è limitato a 5 minuti ma si è verificato che, tempi di  esposizione maggiori, non hanno provocato reazioni indesiderate.  L'esfoliazione cutanea è risultata molto fine, progressiva e  persistente nei vari giorni ma senza fastidi evidenti.  
                   
                  Ecco dunque quali potrebbero essere i campi di applicazione di questo nuovo alfaidrossi-acido: 
                
                  - trattamento dolce delle piccole rughe e linee della pelle con l'utilizzo di una soluzione al 10% di acido mandelico 
 
                  - peeling  chimico: rispetto all'acido glicolico, ampiamente utilizzato per questo  scopo, l'acido mandelico produce minore eritema, i sintomi iniziali  dell'eritema sono meglio prevedibili e graduali. Un peeling di 5 minuti  seguito da un risciacquo con acqua è stato ben tollerato dalla maggior  parte dei pazienti.
 
                  - Iperpigmentazione  cutanea: sono incluse in questa categoria melasma, iperpigmentazione  post-infiammatoria e lentiggini; tutti questi inestetismi migliorano  notevolmente e rapidamente quando trattati con prodotti a base di acido  mandelico. 
 
                  - Un  miglioramento sostanziale dell'acne infiammatoria pustolosa, comedoale  e papulare si rileva in molti pazienti trattati con prodotti a base di  acido mandelico. Anche l'acne rosacea, trattata in questo modo dimostra  dei miglioramenti. 
 
                 
                
                    
                      In  effetti attendiamo ancora ulteriori studi che confermino l'efficacia  dei prodotti a base di acido mandelico. Fin ora possiamo sicuramente  considerare questa nuova opportunità cosmetica per  il trattamento  degli inestetismi del volto visto il suo grado di sicurezza e  maneggevolezza.                            | 
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